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Pedagogia spiritica: perché?

Pedagogia spiritica: perché?

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    Pedagogia spiritica?! Ma dai!! Insistiamo con gli interrogativi: la domanda 383 de Il Libro degli Spiriti di Allan Kardec recita: - Quale utilità trae lo Spirito dal passare per lo stadio dell’infanzia?

Risposta: «Poiché si incarna allo scopo di perfezionarsi, in quella età è più accessibile alle impressioni che riceve e che possono agevolarne il progresso, e a questo progresso devono contribuire coloro che sono incaricati della sua educazione».

Pedagogia spiritica: perché?

Pedagogia spiritica: perché?

Bene, quindi in poche righe abbiamo visto il grande valore che lo Spiritismo, nella sua opera principale e fondante, attribuisce all'educazione! Inoltre non dimentichiamo che il Sig. Allan Kardec, prima di divenire il codificatore dello Spiritismo moderno, era proprio un pedagogista (clicca qui per conoscere la sua biografia).

Da Gennaio 2021, come Associazione Giordano Bruno, in collaborazione con volontari di altri gruppi spiritici, abbiamo iniziato a proporre ogni mese un incontro per bambini e giovani in modalità on line, con entusiamo, pazienza e perseveranza. All'inizio i partecipanti erano davvero pochi, ma nel corso dei mesi, per nostra soddisfazione, sono a poco a poco aumentati. Ciò ci ha incoraggiato a continuare il percorso intrapreso! Si tratta di domeniche mattine suddivise in due parti: nella prima si dedicano 30-40 minuti ai più piccini (dai 3 ai 9 anni), con la supervisione di almeno un genitore/parente; nella seconda e ultima parte dai 60 agli 80 minuti ai giovani (dai 9 ai 18 anni).

Vedere come questi cittadini del futuro siano interessati ai temi e alle domande che orientano le nostre esistenze, attraverso attività, citazioni ed esempi pratici proposti, è una opportunità straordinaria! Ci auguriamo di poter continuare in questo percorso. A chi volesse aggiungersi o anche soltanto partecipare ascoltando, per capire di cosa si tratta, diciamo: contattateci, saremo lieti di includervi e mettervi a disposizione tutto quello che stiamo edificando.

Con l'aiuto e le benedizioni dell'Intelligenza suprema e degli Spiriti benefattori, in primis il Divino Maestro Gesù, siamo certi di poter avanzare, rinnovando le energie, lungo questa strada chiamata Pedagogia spiritica! Qui sotto c'è un articolo tradotto dal portoghese che abbiamo pensato di accludere in risposta alla domanda del titolo: "Pedagogia spiritica: perché?". Rappresenta in modo chiaro e lucido le ragioni che ci hanno spinto a intraprendere questo percorso, nell'idea di scambio virtuoso tra le generazioni. Inoltre cliccando qui accederai ad un video su ciò, intitolato: "Pratica pedagogica nell'evangelizzazione!"

Buone meditazioni...

 

“SPIRITISMO” PER I BAMBINI
di Pedro Camilo de Figueirêdo

Un sabato mattina, quattro bambini e due monitori si sono riuniti in una stanza virtuale, per una "classe di evangelizzazione". Era la prima riunione di quel gruppo e i monitori chiesero ai bambini se sapessero cosa stavano facendo lì.
Marquinhos, un bambino di 7 anni, rispose:
– Zia, io non so cosa ci faccio qui. Mia madre mi disse che era importante e mi mise davanti al computer.
Una delle monitrici, di fronte all'affermazione di Marquinhos, si affrettò a spiegare:
– Marquinhos, siamo qui per parlare di Gesù, per parlare di buone maniere, di come possiamo essere persone migliori, obbedendo ai nostri padri e alle nostre madri, per essere buoni cittadini.
* * *
Il racconto di cui sopra mi è stato riportato da un amico, la cui figlia era presente a quella riunione. Il mio amico, che chiamerò George, mi venne a trovare turbato da ciò che aveva sentito. Mi disse:
– Pedro, io sono spiritista. Se inserisco mia figlia in un gruppo di bambini spiritisti, è perché lei apprenda lo spiritismo. Ascoltare quella monitrice spiegare cosa stavano facendo i bambini lì, senza fare alcun riferimento diretto allo Spiritismo, mi ha messo molto a disagio. Perché non essere diretti? Perché non dire ai bambini che stanno per imparare lo Spiritismo? Perché non spiegare loro che lo Spiritismo, oltre a parlare di Gesù, parla anche di spiriti, reincarnazione, Dio, morte, medianità, mondi abitati e altro ancora? È una mia impressione o c'è, in effetti, una certa paura di dire ai bambini, in modo chiaro e diretto, che essi stanno per studiare lo Spiritismo?
George manifestò un'inquietudine che mi accompagna già da molto tempo. Coordinai per 4 anni il Gruppo dei Bambini Spiritisti Amélia Rodrigues (CREAR), presso l'Associazione Spiritica Telles de Menezes, a Salvador, e già da allora osservavo una serie di incongruenze presenti nelle attività spiritiste offerte ai bambini, come chiamare questo lavoro "evangelizzazione" e la sua funzione catechetica (un chiaro riferimento all'evangelismo/catechismo ereditato dal cattolicesimo), tra le altre. In quel periodo, si discuteva molto sulla necessità di rimodellare le attività con i bambini, affinché non fossero "classi" in senso formale, cioè, ripetizioni di pratiche scolastiche con una tematica spiritica. Così, si pensava all'adozione di metodologie più adeguate al trattamento dello Spiritismo per i piccoli. Tuttavia, questo tentativo di rimodellamento metodologico portò gran parte dei gruppi ad un altro problema: si confuse la forma con il contenuto, tralasciando l'approccio, in modo chiaro e diretto, ai temi dello Spiritismo, come se questa "variazione tematica" fosse l'adattamento necessario per attirare e mantenere i bambini vincolati ai gruppi.
Si gettò fuori l'acqua dalla vasca, incluso il bambino...
* * *
Durante una conversazione con Barbarela, una operatrice di uno di questi gruppi dedicati ai bambini, una volta sentii quanto segue:
– Quello che noi vogliamo è formare dei buoni cittadini. Non vogliamo “seccare” i bambini con i temi spiritici, perché non vogliamo costringerli ad essere spiritisti. Non è necessario parlare direttamente dello Spiritismo.
– Allora, che cosa ha di peculiare un'attività che si definisce spiritica da offrire ai bambini? – le chiesi. - Parlare di spirito, reincarnazione, immortalità, Dio, mondi abitati, vita spirituale e medianità, per esempio, è “seccare” i bambini? Il percorso è quello di non trattare questi argomenti o trattarli in modo appropriato per ogni fascia d'età? E da quando parlare di Spiritismo ai bambini che sono in un gruppo spiritista significa "obbligarli" ad essere spiritisti?
Barbarela non seppe rispondermi in modo soddisfacente. Balbettò, cambiò argomento e non riuscì a spiegare nulla.
* * *
In quanto persona, un essere nel mondo, cercai lo Spiritismo all'età di 13 anni, con la speranza di trovare, nei suoi insegnamenti, delle risposte alle mie inquietudini esistenziali. Oggi, a 39 anni, proseguo la stessa ricerca, considerando la filosofia spiritica come la più adeguata a servire da riferimento per la mia esistenza.
Come genitore, offro quello che considero il meglio alle mie figlie, il che include la visione spiritica del mondo. E se cerco un gruppo che offra un'esperienza spiritica alle mie figlie, lo faccio con la speranza che loro imparino a conoscere lo Spiritismo, che i temi siano presentati loro da un punto di vista spiritico, che acquisiscano familiarità con la filosofia spiritica e che possano affermare di essere spiritiste, se lo desiderano, senza alcun timore della parola o dei giudizi che essa possa suscitare.
Fino a che punto le attività spiritiche rivolte ai bambini rimarranno lontane da questo ideale? Non è la missione dei gruppi spiritici offrire questo sostegno alle madri e ai padri, nel cammino di presentazione e consolidamento della filosofia spiritica nelle esistenze di questi bambini?
È necessario ripensare alle attività spiritiche per i bambini. E questo è urgente!

Vi ha convinto, come ha convinto noi? Ha dato risposta alla domanda "Pedagogia spiritica: perché?" Attendiamo i vostri commenti, le vostre critiche, domande, osservazioni... (info@gruppogiordanobruno.it) Grazie!

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