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Franz Anton Mesmer

 Breve biografia di Mesmer di F. Guidi

Franz Anton Mesmer nacque il 23 maggio 1734 a Weiler sul Reno, secondo altri a Vienna, oppure a Memsburgo, nel granducato di Bade. Figlio di poveri e onesti contadini, fin dalla prima adolescenza compiacevasi errar solingo e meditabondo, contemplando le piante, le pietre, le scaturigini dei rivi e i fenomeni tutti dell'atmosfera, il vento, le nuvole, le tempeste, la pioggia, la grandine e la neve. Destinato alla professione ecclesiastica, fu mandato nel 1746 dai genitori a Dilligen per studiare sotto i gesuiti filosofia e teologia, ma più della teologia lo allettava lo studio delle matematiche, e della fisica, ed invece d'indossare l'abito ecclesiastico, si trasferì nel 1752 all'Università di Vienna ove prese a studiare la medicina sotto Van Swieten e Kaèn, e fu addottorato in quest'ultima disciplina il 31 maggio 1766.

Apparve nel mondo filosofico con una tesi inaugurale prodotta per entrare nel medico arringo e intitolata Dell’influsso dei pianeti sul corpo umano, nella quale, fondandosi sulla universale attrazione, in virtù di cui i pianeti mutuamente influiscono nelle loro orbite, su quella che la luna ed il sole esercitano sul mare, cagionandone il flusso ed il riflusso, ed ancora sull’atmosfera, sostenne che i corpi celesti avevano un'azione diretta sovra tutte le parti costitutive dei corpi animali, particolarmente sul sistema nervoso, mediante un fluido penetrante per tutto. Egli credette di poter determinare questa azione per mezzo dell'intenzione e della remissione delle proprietà della materia, e dei corpi organizzati, come la gravità, la coesione, l'elasticità, l'irritabilità, l'elettricità.

E sviluppando la sua teoria, significava che, siccome gli alternativi effetti della gravità producono il fenomeno del flusso e riflusso, così si aveva nel corpo animale diversi periodici ritorni, la qual suscettività del medesimo di venire infinita dai corpi celesti e dalla terra medesima nomò magnetismo animale. Mercé questo nuovo agente egli spiegò i ritorni periodici nel sesso femminino, e tutti quelli che sogliono generalmente effettuarsi nelle malattie. Senza circonlocuzione professava la dottrina, che la natura ha perfettamente provveduto a tutto per l’esistenza dell’individuo, e che la generazione si effettua senza sistema e senza artificio, quindi la conservazione dover fruire del medesimo privilegio, siccome lo dimostra l’animale economia delle bestie. Un ago non magnetizzato (proseguiva il medesimo Mesmer) se posto in movimento non riassumerà la posizione onde non è magnetizzato. Che invece ove sia calamitato, dopo varie oscillazioni proporzionali all’impulsione e al magnetismo ricevuto, riprenderà la sua situazione, e vi si fisserà; così siffattamente l’armonia dei corpi organizzati, una volta turbata, deve rimanere in disquilibrio, se non vien riordinata dallo scoperto agente generale. I morbi in ogni tempo si sono risanati ugualmente col soccorso o senza soccorso della medicina, coi più differenti sistemi e con metodi affatto opposti.

Breve biografia di Mesmer - La scoperta

La prima cura intrapresa da Mesmer fu nel 1774. La persona sulla quale operò fu una giovane per nome Esterlina, affetta da lungo tempo per morbo convulsivo, che le cagionava gravi sofferenze. Egli le applicò, in uno dei suoi accessi, sullo stomaco ed alle gambe, tre corpi magnetizzati, d’onde risultarono straordinarie sensazioni; imperocché ella interiormente sperimentò delle correnti dolorose di una materia sottile, che, dopo molti sforzi per prendere la loro direzione, si determinarono verso la parte inferiore, e calmarono tutti i sintomi dell’accesso. Lo stesso esperimento fu più volte ripetuto con egual risultato; ma variandone le condizioni, Mesmer non tardò ad accorgersi che gli effetti ottenuti non così dipendevano dalla virtù intrinseca della calamita, come dalla volontà dell’operatore; ammirabile scoperta, una delle più importanti che il genio dell’uomo abbia mai fatto e che sarà sempre per Mesmer un titolo di vera gloria. Intanto, siccome aveva avuto dal padre Hell, professore d’astronomia a Vienna, i pezzi d’acciaio calamitati, di cui si era servito, doveva fare a quel sapiente il rapporto dei risultati che ne aveva ottenuti. Gli fece quindi la narrazione di quanto gli era avvenuto, ma colle necessarie riserve.

Quel gesuita, abusando della mezza confidenza, pubblicò slealmente ch’egli, il padre Hell, aveva scoperto nella calamita una virtù specifica per la quale si poteva guarire le più gravi malattie dei nervi; e questa asserzione fu accolta dal pubblico con grande favore, perché in tutti i tempi quelle malattie furono lo scoglio, la disperazione della medicina. Mesmer, in tal modo, s’indigna sorpreso dalla malafede del frate, protestò con tutte le sue forze, ma non fu creduto; perché, mentre egli non era ancor conosciuto, il padre Hell aveva una distinta reputazione. Pubblicò dunque, per distruggere l’errore generale, l’esistenza del magnetismo animale come un fatto assolutamente diverso dalle proprietà della calamita. Diderot, d’Alambert ed Elvezio, gli esorcismi del padre Gassner, la pietra filosofale e l’elisir vitae di san Germano, il neoplatonismo di san Martin, il sentimentalismo di Lavater, le giunterie di Cagliostro, erano di quel tempo che si diceva illuminato e spregiudicato. Gli spiriti forti non credevano in Dio, ma tremavano avanti agli spettri.

Breve biografia di Mesmer - Soggiorno in Francia

Nel 1778 quando si addensava sull’orizzonte il fosco nembo rivoluzionario, a Parigi, nella capitale del mondo incivilito, in mezzo ad una società frivola, arguta, scherzante sulla leggera superficie di un malcelato vulcano, comparve uno straniero, un medico, un tedesco, un pensatore dignitoso, fiducioso, eloquente. La sua virile bellezza, la grazia incantevole delle sue maniere e la sua rara perizia nel suono dell’armonica, gli spianarono assai facilmente la via dei cuori. Quest’uomo si chiamava Mesmer. E giungeva in Francia preceduto dalla fama di possedere un mezzo segreto di attutire ogni dolore, di lenire, se non sanare dalle radici, ogni malattia. Questo principio sanativo, questa panacea universale non consisteva, come le solite medicine, né in una bevanda, né in una polvere, né in un elisir od altro farmaco visibile e tangibile, ma in una forza spirituale, occulta e semplicissima, emanante da certi determinati movimenti delle mani, e dalla intenta fissazione dello sguardo e della volontà del medico sull’ammalato. Il carattere misterioso di questo nuovo metodo curativo era più che bastante per destare la curiosità del più vivace e mutabile di tutti i popoli. Mesmer, cui era riuscito di guarire fra gli altri il celebre autore del Mondo primitivo, Court de Gebelin (il quale divulgò la sua guarigione mediante il magnetismo in una Lettera dell’autore del Mondo primitivo ai suoi sottoscrittori, Parigi 1783), si vide in breve circondato da una moltitudine di adepti appartenenti alle più cospicue famiglie.

I corpi scientifici di Parigi, l’Accademia delle Scienze e la Società Reale di Medicina, non furono diversi dai scientifici corpi di Vienna. Dapprima non vollero esaminare, poi esaminarono come persone che non vogliono essere convinte. Dissero nei loro rapporti che il magnetismo animale non esisteva, e in quei medesimi rapporti conclusero che doveva essere proscritto come nocivo. Logica sublime! Documento non perituro della sapienza dei corpi scientifici! Reietta dall’areopago dei despoti dottrinari, nemici di ogni nuovo trovato, dannata all’ostracismo, come tante altre verità che più tardi pubblicamente si confessarono, la scoperta del magnetismo animale fu da Mesmer rivelata a ferventi cultori senza diploma. Quattrocento persone di mente e di cuore, il miglior fiore della scienza e della nobiltà, aprirono una sottoscrizione per essere iniziati a quella dottrina; e una società, detta dell’Armonia, fu fondata da Mesmer per lo studio, la propagazione e la benefica applicazione del magnetismo. Già quella società aveva delle fiorenti succursali a Strasburgo, a Chartres, a Lione, ad Amiens, a Narbona, a Malta e a S. Domingo. Già nelle principali città della Francia e dell’Inghilterra si aprivano ospizi adatti alla gratuita cura degli ammalati col mezzo del mesmerismo, allorché la rivoluzione del 1789 nel gigantesco suo vortice fece sparire Mesmer e i suoi partigiani.

Breve biografia di Mesmer - Ritorno in Germania

Ritornato in Alemagna, vi apprese le meraviglie dello scoperto sonnambulismo, e gli increbbe che si confondesse col magnetismo. La sua Memoria sul magnetismo animale fu pubblicata dai Francesi in Parigi, nel 1779. Il suo Mesmerismo fu pubblicato per gli Alemanni in Berlino, nel 1815, e in quell’anno morì nel suo paese natale. Deleuze, sui ricordi degli antichi amici di Mesmer, lo rappresenta quale uomo avido di gloria, ma ad un tempo pieno d’amore per la scienza e per l’umanità sofferente.

Dopo aver narrata, a sommi capi, la vita di un uomo tanto benemerito dell’umano genere e tanto perseguitato, vilipeso, calunniato e deriso, prima che gli fosse resa dai posteri la tarda meritata giustizia, volgiamo rapidamente uno sguardo sulle cause che determinarono i barbassori a gridare la croce alle sue dottrine. Non cerchiamole tra le note di leso amor proprio e interesse, che fanno avversi gli antiquari ad ogni novella scoperta. Cerchiamo piuttosto le ragioni della loro ripugnanza ed opposizione in un motivo meno crudele e più razionale. Supponiamo che i corpi sapienti si siano alienati dal magnetismo animale per l’incertezza e l’inconsistenza dei suoi fenomeni, per il ciarlatanismo con il quale altri li confuse, e per il soprannaturale con cui altri lo volle spiegare. Ove siffatte siano le cause dell’ostilità dei corpi sapienti e della prevenzione degli spiriti positivi, il miglior mezzo di farle cessare è di far concorrere i fenomeni magnetici all’edificazione di una novella teoria fisica o biologica, e di fare del magnetismo scienza, non lasciarlo fuori della scienza.

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