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Ai genitori di figli già partiti

[Questo brano è tratto da Dufaux E. & Oliveira W., Jesus. A inspiração das relações luminosas (trad. Gesù. L’ispirazione delle relazioni luminose), Dufaux editora, Belo Horizonte (MG), 2015, pp. 86-9. Ringraziamo Maria José da Costa per averci permesso di pubblicare tale frammento. Molta pace!]

Ermance Dufaux

SCRIVI UNA LETTERA AI FIGLI CHE SONO GIÀ PARTITI

    “Io riconosco il dolore che ferisce il cuore di una madre che dovette restituire suo figlio a Dio e, alla vigilia in cui gli omaggi in Terra sono una lode alla maternità[1], vengo a portare una notizia di speranza e amore a quelle che furono chiamate a consegnare i loro figli alle braccia della morte.

    Nessuno dei vostri figli, anche quelli che giunsero qui per i cammini dell’imprudenza e dell’abuso, cessano di essere sostenuti e soccorsi. Non c’è orfanezza nel mondo spirituale. Perfino quelli che purtroppo soccombettero ai domini della malvagità e della disorientazione, trovano anime che estendono mani e affetto, alleviamento e sostegno. Tutti loro sono adottati dall’amore delle famiglie spirituali che vigilano sempre sui beneamati che giungono qui.

    Nei fronti del servizio assieme all’Ospedale Speranza, nei giorni che precedono il Giorno delle Madri, i figli fanno omaggi alle madri che rimasero nel mondo fisico. Coloro che non poterono ancora visitare le loro mammine scrivono lettere di nostalgia ed esse sono lette in pubblico, commentate dai messaggeri del bene che lavorano perché l’alleanza tra i cuori che si amano giammai si disfaccia e possa essere alimentata con la gratitudine e con l’allegria.

    Quando i loro figli non possono ancora visitarle, esse sono condotte da loro, sdoppiate spiritualmente con il sonno, perché la nostalgia possa essere attenuata con incontri di affetto e tenerezza. In tale occasione, esse leggono assieme le lettere ricche di affettività e calore umano scritte da loro.

    Essi sono orientati a scrivere sull’amore e i sentimenti nobili in relazione alle loro madri. Sono pagine colme di parole commoventi, che fortificano la volontà di vivere, servono loro da terapia, da consolazione e da motivazione per la continuità della camminata nella vita immortale.

    So che molte madri adorerebbero ricevere una lettera di quelle con notizie dei loro figli, per mezzo delle quali potessero avere l’alleviamento di sapere che essi procedono bene e sostenuti, tuttavia, perché non fare il contrario? Anche loro adorerebbero leggere le loro parole e avere notizie che aggiungessero loro ancor più coraggio e volontà di vivere. Anch’essi sentono nostalgia. Essi non cessarono di amarle.

    Per quelle madri che si sentono pronte a tale iniziativa, mi accingo ad orientarle su come devono procedere. Scrivano un piccolo testo dicendo ai loro figli amati come si sentono e come si preoccupano per loro, ma aggiungano al loro affetto e nostalgia un regalo di amore ad essi, dicendo pure che accettano la distanza come un invito della vita perché i loro destini si arricchiscano. La lettera ai loro figli, sull’esempio di ciò che accade con quelle che essi scrivono per di qui, avrà una azione terapeutica.

    Prendi la tua letterina nella sera precedente il Giorno delle Madri[2] e mettila aperta a fianco di una foto di tuo figlio. Pensa a Maria di Nazareth, la madre benedetta di tutti noi, e fa’ una preghiera ringraziando per l’opportunità di poter credere nella vita oltre la morte. Prega e fa’ mentalmente un gesto nel quale tu stai consegnando la corrispondenza a tuo figlio amato e vai a riposare. La tua lettera sarà consegnata e il tuo dolore della partenza sarà attenuato. Commemora il Giorno delle Madri con tale regalo, serbando la certezza che la vita continua e che la morte mai separa e nemmeno è capace di togliere l’allegria di vivere tra coloro che sono eternamente legati dai vincoli dell’amore.

    Io, Maria Modesto Cravo, come madre e amante del Bene, ascolterò le vostre preghiere e indirizzerò ai vostri figli il vostro tributo a lode della luce e della speranza che devono regnare tra noi.

    Che Gesù vi ispiri e accolga!”

Note: [1] Messaggio inviato nella vigilia della commemorazione del Giorno delle Mamme nel mondo fisico, il 03/05/2014, nella Sociedade Espírita Ermance Dufaux (trad. Società Spiritica Ermance Dufaux), in Belo Horizonte, attraverso il medium Wanderley Oliveira. [2] L’autrice spirituale risaltò all’inizio del messaggio che la lettera può essere scritta in qualunque periodo dell’anno (N.A.).

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